L’ufficio proattivo include il movimento, consapevole e inconsapevole, direttamente nel flusso di lavoro. Gli scienziati di UNIMI, hanno validato uno schema preciso che fornisce risultati quantificabili: leggi l’articolo. Ogni strumento sviluppato dal team UP150 ha un preciso scopo, vediamo quindi a cosa serve il Cubo Fitness Test.
Cos’è il Cubo Fitness Test?
Per seguire il programma settimanale di UP150 c’è bisogno di conoscere il proprio stato di salute. Il Cubo Fitness Test ha proprio questo scopo. Il CFT è uno strumento diagnostico, ideato da UNIMI, che permette di valutare lo stato di fitness di una persona partendo da una batteria di 5 test svolti ad intensità di sforzo “moderata” basata sulla percezione personale dello sforzo fisico.
Cosa vuol dire percezione dello sforzo?
È una percezione individuale che analizza gli effetti che un esercizio ha sul proprio corpo per adattare (aumentando o diminuendo) lo stimolo allenante in base alle caratteristiche individuali e alla propria disponibilità psicofisica.
Questa disponibilità può essere influenzata non solo da fattori allenanti, ma anche da fattori emozionali, psicosociali, cognitivi, stressanti che intercorrono nella vita lavorativa ma anche nel quotidiano.
Dato che l’allenamento e l’esercizio fisico possono avere effetti diversi ed essere percepiti in maniera differente in base a chi li esegue, al suo stato di forma e alla sua condizione mentale, la percezione dello sforzo può essere vista come un “Termometro” in base al quale le persone possono scegliere e regolare l’intensità e la tipologia di esercizi, grazie alla consapevolezza di sé e del proprio stato psicofisico attuale maturato attraverso un’aumentata attenzione all’attività svolta e ai suoi effetti sul corpo.
Facciamo un esempio
Se un esercizio che svolgo regolarmente senza grosse difficoltà, viene percepito come pesante, è come se il termometro indicasse la febbre. Il corpo oggi non è in grado di sopportare di più, quindi, in una visione dell’esercizio legata alla salute, sarebbe bene ridurre il carico o modificare l’esercizio.
La percezione dello sforzo può essere misurata attraverso quelle che vengono chiamate “scale percettive”. Queste scale validate in letteratura, sono ampiamente utilizzate in ambito sportivo e non solo, per valutare le intensità di esercizio proposte e per adeguare o programmare l’attività fisica.
Quali sono i 5 test?
Test di Ruffier (Fitness Cardiorespiratorio)
Consiste nell’alzarsi e sedersi da un rialzo, seguendo il ritmo di un metronomo per 45 secondi. La prova viene valutata attraverso la misurazione della frequenza cardiaca a riposo, al termine e un minuto dopo il termine dell’esercizio. Al termine della prova viene rilevata la percezione dello sforzo.
Push-up in 30 secondi (Fitness Muscolare)
Il partecipante deve eseguire il numero maggiore di push-up in 30 secondi mantenendo la propria percezione dello sforzo a intensità moderata (attraverso la scala di percezione dello sforzo). Per poter raggiungere l’intensità richiesta, il partecipante può aumentare/diminuire la difficoltà dell’esercizio oppure velocizzare/rallentare il ritmo esecutivo.
Sit-up in 30 secondi (Fitness Muscolare)
Il partecipante deve eseguire il numero maggiore di Sit-up in 30 secondi mantenendo la propria percezione dello sforzo a intensità moderata (attraverso la scala di percezione dello sforzo). Per poter raggiungere l’intensità richiesta, il partecipante può aumentare/diminuire la difficoltà dell’esercizio oppure velocizzare/rallentare il ritmo esecutivo.
Circonduzione delle braccia con bacchetta (Fitness Articolare)
L’obiettivo è eseguire una circonduzione completa a braccia tese delle braccia impugnando una bacchetta. La valutazione viene eseguita misurando la distanza tra l’impugnatura delle mani, minore è la distanza, migliore è il risultato. Il partecipante deve raggiungere la minor distanza possibile alla quale non avverte alcun dolore (valutato attraverso la scala di percezione dell’allungamento).
Seated Sit and Reach (Fitness Articolare)
Il test consiste nell’eseguire, da seduti con una gamba tesa, una flessione del busto cercando di raggiungere il punto più distante possibile oltre la posizione del piede. Viene valutata la distanza in centimetri raggiunta (si ottengono punti negativi se non si supera il piede, si ottengono punti positivi se invece lo si supera). Il test va eseguito cercando di raggiungere la flessione maggiore alla quale non si avverte alcun dolore (valutato attraverso la scala di percezione dell’allungamento).
Punteggio del CFT
Al termine dei 5 test previsti, il CFT fornisce un punteggio finale (Indice di efficienza motoria o IEM) che tiene conto non solo dei risultati dei singoli sotto-test, ma anche del genere e dell’età. In base al punteggio dell’IEM è possibile conoscere il proprio livello di efficienza fisica (bassa, intermedia, elevata) ed è possibile calcolare un punteggio settimanale target da raggiungere attraverso l’esercizio fisico, per mantenersi in salute.
A cosa serve il CFT?
Il CFT serve a valutare lo stato di forma fisica legata alla salute, partendo dalla valutazione delle tre principali tipologie di fitness (Fitness cardiorespiratorio, Fitness Muscolare, Fitness Articolare). Grazie al punteggio finale del CFT è possibile sapere se il proprio stato di forma è adeguato a una vita in salute o se è possibile intervenire laddove sussistono carenze. Lo strumento, inoltre, in modo personalizzato per genere, età e stato di forma fisica, fornisce un punteggio target settimanale da raggiungere, consigliato per mantenere uno stato di salute adeguato alla propria condizione.
Quando può essere utilizzato?
Il CFT può essere proposto in ogni momento. Infatti, la sua breve durata (10’) e la sua struttura disassemblabile, lo rendono uno strumento versatile, trasportabile e facile da utilizzare in molteplici contesti. Se si segue un programma di allenamento specifico, il CFT può essere ripetuto ogni 8 settimane oppure al termine del ciclo di intervento previsto, in modo da discriminare l’efficacia degli allenamenti svolti.
Come può essere utilizzato?
Il CFT è composto da una batteria di 5 test: 1 test di Fitness Cardiorespiratorio, 2 test di fitness muscolare e 2 test di fitness articolare. E’ preferibile eseguire il CFT in una buona condizione di recupero psicofisico (valutata a inizio test) e con il supporto di un wellness coach formato che possa consigliare, correggere e supportare durante l’esecuzione o eventualmente adattare i test alle esigenze personalizzate di chi esegue le prove.
Come viene valutato il recupero psicofisico?
Il recupero psicofisico, come la percezione dello sforzo, viene valutato attraverso l’utilizzo di scale percettive (come la total quality recovery scale) che tengono conto della condizione attuale del soggetto.
Il CFT è pensato solo per chi lavora?
Il CFT è stato pensato per essere proposto a tutta la popolazione dai 14 anni in su. Il test è in grado di fornire dati sia per popolazioni sedentarie che per popolazioni attive, inoltre è pensato per adattarsi e valutare lo stato di forma anche di chi ha una perdita temporanea o permanente di alcune funzionalità fisiche.